| Payday 
      Una
      rete di uomini che lavora con il Global Women's Strike (Sciopero Globale
      delle Donne) PO
      Box 287 London NW6 5QU England.  Tel 
      +44 20 7209 4751   Fax 
      +44 20 7209 4761PO Box 11795, Philadelphia, Pennsylvania 19101, USA.  Tel  (215) 848
      1120   Fax 
      (215) 848 1130
 Email payday@paydaynet.org Web www.refusingtokill.net
 
 
      Testimonianza di Payday
      all’Inchiesta Pubblica sulle malattie della Guerra del Golfo
 Scriviamo come
      organizzazione che ha appoggiato il Sig. Alexander Izett durante i 40
      giorni del suo sciopero della fame per ottenere un’inchiesta pubblica
      indipendente sulle malattie della Guerra del Golfo. 
      Il nostro sito web www.refusingtokill.net rispecchia anche le campagne dei veterani della guerra e delle loro
      famiglie perché emerga la verità e per un risarcimento per le malattie,
      le disabilità e le morti dei veterani provocate dalla guerra e
      dall’occupazione.
 
 Diamo il benvenuto a quest’Inchiesta Pubblica, che è una risposta ad
      anni di campagne.  Questo è
      un momento unico, la nostra possibilità di presentare il nostro caso per
      la giustizia.  Vogliamo perciò
      chiarire le nostre profonde preoccupazioni sui limiti dell’Inchiesta
      emersi fino ad ora, e fare delle proposte che potrete prendere in
      considerazione.
 
 Le scadenze e la logistica dell’Inchiesta
 
 Nel momento che
      venne aperta, l’Inchiesta:
 - non si pubblicizzò in maniera abbastanza ampia – alcuni veterani ci
      hanno detto di averne sentito parlare solo per caso;
 - diede ai veterani e a chi si prende cura di loro abbastanza tempo per
      preparare le testimonianze;
 - non offrì altre sedi nel Regno
      Unito – molti potenziali testimoni non sono stati in grado di recarsi a
      Londra perché sono disabili e poveri;
 - non trovò una sede accessibile alle sedie a rotelle – una mancanza di
      rispetto nei riguardi di molti che l’Inchiesta pretende di servire.
 
 Ampliare
      l’Inchiesta
 
 Degli alti ufficiali
      nella loro testimonianza davanti all’Inchiesta si sono dichiarati a
      favore di un pagamento una tantum per “chiudere la questione”, e il
      Maggior Generale Craig nella sua testimonianza ha messo in dubbio le
      “pretese e le dichiarazioni” di molti veterani. 
      L’implicazione è che non c’è nessun bisogno dell’Inchiesta. 
      Al contrario, il bisogno è grande e pensiamo che l’Inchiesta
      deve essere la più ampia possibile per essere la più efficace possibile.
 
 L’Inchiesta deve:
 - dedicare più tempo ad ascoltare I veterani. 
      Dei più di 6.000 che sono affetti dalle malattie della Guerra del
      Golfo, solo 32 sono stati invitati a testimoniare;
 - dare più preminenza alle mogli e altre badanti dei veterani, il cui
      contributo in termini di lavoro e durante le varie campagne è rimasto per
      la maggior parte nascosto – solo tre hanno testimoniato;
 - cercare il contributo di donne
      e uomini iracheni.  Se
      non li si ascolta, non solo le cause di centinaia di migliaia di morti,
      disabilità e malattie rimarranno nascoste, ma anche i veterani e le loro
      famiglie non saranno in grado di scoprire tutta la gravità di quello che
      è successo a loro se non lo confrontano con quello che è successo agli
      Iracheni.
 - collegarsi con l’Inchiesta Parlamentare che si sta aprendo ora in
      Italia sulla morte di 28 veterani del Kossovo, scambiando informazioni
      sugli effetti su civili e soldati di uranio impoverito e vaccinazioni,
      usati dagli Alleati sia nei Balcani che in Iraq.
 - far testimoniare Avigolfe, un’associazione francese di civili e di
      soldati (www.ilfrance.com/avigolfe)
      che ha recentemente pubblicizzato il fatto che l’uranio impoverito (isotopo
      dell’uranio U-238) usato nella prima Guerra del Golfo, contiene anche
      uranio arricchito (isotopo dell’uranio U-236), che viene usato nelle
      bombe H e che è estremamentre radiottivo e tossico. 
      Il legame tra uranio impoverito e U-236 apre la questione
      fondamentale dell’introduzione clandestina di quello che equivale a un
      bombardamento nucleare sulle popolazioni civili.
 
 Invitiamo
      l’Inchiesta a riconoscere che:
 - Le malattie della Guerra del Golfo possono essere provocate da
      vaccinazioni, esposizione a uranio impoverito/U-236, inquinamento da armi
      chimiche e batteriologiche distrutte dagli Alleati, uso di pesticidi, fumo
      di pozzi petroliferi in fiamme o una combinazione di qualsiasi di queste
      cause;
 - nella maggior parte dei casi ai soldati venne semplicemente ordinato di
      prendere i vaccini e le pillole NAPS (Pretrattamento contro il gas nervino)
      e non vennero avvertiti di nessuna possibile conseguenza;
 - in molti casi i vaccini somministrati non vennero registrati sulla carta
      dei vaccini dei soldiati, esponendoli così al pericolo di ricevere una
      doppia dose;
 - i veterani sono stati trattati in modo vergognoso dal Ministero della
      Difesa, e hanno dovuto combattere per far ottenere la componente di
      disabilità delle loro pensioni di guerra.
 
 Invitiamo
      l’Inchiesta a raccomandare che:
 - i membri dell Forze Armate non devono essere usati da cavie per
      determinare gli effetti dei “cocktail” di farmaci;
 - tutte la vaccinazioni obbligatorie devono essere bloccate; la loro
      somministrazione deve essere effettuata esclusivamente su base volontaria;
 - i vaccini devono essere somministrati solo quando tutti i possibili
      effetti collaterali del “cocktail” siano stati sottoposti a ricerche
      esaurienti e siano stati spiegati a chi viene vaccinato;
 - tutte le cartelle cliniche relative alle vaccinazioni e ad altri farmaci
      devono essere consegnati agli interessati, in modo che possano ricevere le
      cure del caso;
 - tutte le cure mediche (tra cui le cure alternative) devono essere
      immediatamente disponibili gratis a tutte le vittime delle malattie della
      Guerra del Golfo e alle loro famiglie e badanti;
 - sussidi adeguati e rispettosi devono essere immediatamente assegnati ai
      veterani e a chi si prende cura di loro e alle vedove dei veterani, a
      seconda della lunghezza e del grado di gravità delle loro malattie;
 - tutti quelli colpiti devono ricevere un risarcimento economico per gli
      anni di ritardo impiegati dal Ministero della Difesa per ammettere la
      verità e trarne le conseguenze;
 - il governo deve finanziare un’inchiesta pubblica indipendente
      responsabile di fronte al Parlamento, dove ufficiali e scienziati, tra cui
      quelli che prendono parte alla ricerca sulla salute dei soldati nella
      guerra attuale, abbiano il permesso di testimoniare;
 - una ricerca approfondita ed esauriente venga condotta tra la popolazione
      irachena per determinare la quantità di malattie, disabilità e morti
      provocate dalla prima e dalla seconda Guerra del Golfo e dall’attuale
      occupazione.
 
 Alleghiamo una
      petizione che esprime alcune delle preoccupazioni e rivendicazioni qui
      espresse.  È stata firmata da veterani della Guerra del Golfo
      di Regno Unito, Stati Uniti, Australia, Canada e Germania, da mogli e
      badanti, da veterani della Guerra del Vietnam, da attivisti contro la
      guerra e per la pace, da sindacalisti e da altri da tutto il mondo.  Tra i firmatari figurano anche molti veterani e le loro mogli
      che hanno testimoniato all’Inchiesta.
 
 5 agosto 2004
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