Condannato a nove mesi
JOE GLENTON È INNOCENTE!
LASCIATE CADERE TUTTI I CAPI D’ACCUSA!

Il 5 marzo Joe Glenton è stato condannato a nove mesi ed è stato degradato a soldato semplice, ma non è stato congedato dall’esercito.  Adesso si trova nella prigione militare di Colchester.

Joe poteva prendere due anni – non c’è dubbio che la condanna più breve riflette l’appoggio dell’opinione pubblica e la pressione esercitata su politici e militari.  Ma nove mesi sono sempre una condanna ingiusta e crudele, specialmente se si considera il fatto che Joe è affetto da stress post-traumatico (PTSD).
 
Sua madre Sue Glenton ha commentato:

Sono furiosa.  La corte non ha fatto giustizia.  Chiaramente la giudice non ha neanche ascoltato gli argomenti della difesa, o, se l’ha fatto, li ha ignorati.  Gli avvocati hanno presentato appello.  Il Ministero della Difesa avrà presto mie notizie.”
 
Sue ha detto a Payday che lei e Clare, la moglie di Joe, per andarlo a trovare devono viaggiare per più di 300 chilometri e che le condizioni in prigione sono dure.  L’Esercito ha smesso di pagarlo – Joe ora prende €1 al giorno per le sue piccole spese!  Non può ricevere dall’esterno né soldi, né cibo, né abiti, né sigarette.  Può fare dieci minuti di telefonate alla settimana e ricevere visite per due ore la settimana (a parte quelle dell’avvocato).  Non ha accesso a internet.  Può usare la palestra per un’ora al giorno.  In prigione vige la disciplina militare e deve indossare un’uniforme.  Un punto cruciale è che non può ricevere cure per il PTSD.  Ma Sue ha detto che Joe rimane in atteggiamento di sfida: sta ricevendo un grande sostegno da fuori oltre che da altri prigionieri dentro!
 
Appoggio internazionale a Joe prima della corte marziale
 
Il 4-5 marzo ci sono state manifestazioni davanti ad ambasciate e consolati britannici ad Atene, Filadelfia, Francoforte, Istanbul, Mosca, Roma e alla corte marziale a Colchester.  Degli attivisti hanno raccolto firme a Roma, Cremona e Venezia.  In Irlanda la gente ha chiamato l’ambasciata britannica per protestare.  Vedi le foto qui.  Se sapete di altre azioni, fatecelo sapere.   
 
Payday Londra ha organizzato una manifestazione davanti al Ministero della Difesa, e ha consegnato la lettera internazionale di protesta.  All’evento ha preso parte il Senatore italiano Marco Perduca del Partito Radicale Transnazionale.  Oltre 1.200 persone di 39 paesi hanno firmato la lettera.  Tra i firmatari, Dario Fo, il Premio Nobel per la Letteratura del 1997, l’attrice e drammaturga di fama internazionale Franca Rame (moglie e collaboratrice di Dario Fo), e il Parlamentare Europeo Gianni Vattimo. 

L’appoggio deve continuare – quello che possiamo fare adesso:
●   Mandate una mail con il vostro appoggio per Joe, Sue e Clare Glenton a: defendjoeglenton@gmail.com
●   Spedite lettere a: Joe Glenton, Military Corrective Training Centre, Berechurch Hall Camp, Colchester CO2 9NU, UK
●   Mandate cartoline elettroniche attraverso Connection e.V. (Deutsch, English, Français, Italiano, Русский, Türkçe)

Per maggiori dettagli e notizie su future iniziative visitate: www.refusingtokill.net


Rete di uomini Payday che lavora con lo Sciopero Globale delle Donne
PO Box 287 London NW6 2QU, UK Tel: +44-20-72094751 & +44 78037 89699 (in italiano)
PO Box 11795 Philadelphia, PA 19101, USA  Tel: +1-215-848-1120

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